E-Learning: usare la tecnologia con consapevolezza

L’e–learning e le varie piattaforme online hanno acquisito una nuova valenza strategica durante l’emergenza Coronavirus. Costretti dalla pandemia a restare a casa rispettando il distanziamento sociale abbiamo dovuto seguire tutte le nostre attività da remoto, tramite Internet. È accaduto con lo Smart Working, è accaduto anche per la didattica in ogni sua espressione: da quella scolastica e universitaria alla formazione aziendale e professionale.Il noto lockdown non ha lasciato –certo– alternative circa le modalità di fare formazione, è stato anche l’occasione per far comprendere alle organizzazioni il valore che ha l’e–learning, a tal punto da convincerle a continuare a utilizzare anche il digitale.
Le varie interviste fatte in questo periodo (ultimi sei mesi dell’anno) hanno fornito di risultato che molte realtà singole e/o organizzate prediligeranno l’approccio blended, cioè un apprendimento che combina il metodo tradizionale in aula con attività e/o integrazione online.L’obiettivo, come dichiarato, è di potenziare le soft skills utili alle sfide del nuovo scenario.Il passaggio da “alternativa” a “unica via possibile” ha chiesto in tempi rapidi un adeguamento organizzativo e culturale e un cambio di strategie per mettere in piedi veri progetti educativi e formativi che ha, forse, rappresentato il passaggio più difficile per docenti, studenti, consulenze; a rendere possibile questa transizione sono state le tecnologie digitali: esistono da alcuni anni numerose piattaforme per l’e–learning perché, è chiaro, anche l’apprendimento digitale, come il lavoro smart, non esiste da oggi.
Come fare e–learning
L’e–learning non è la trasposizione online della didattica in aula. “Comunicare” su Internet non è uguale a comunicare nel mondo fisico. Nella lezione online la relazione docente–studente passa attraverso lo schermo di un device e la connettività Internet Aziende e palestre?Il futuro è all–digital?La formazione in azienda ed in palestra sono tra le attività più colpite dall’esigenza di contenere gli spostamenti. Molte società di consulenza chiamate a fornire dati certi sulla rispondenza esigenza/offerta, riferiscono che le aziende e le palestre non possono permettersi di mettere in pausa le attività di formazione e di sport, che sostengono e abilitano la digital transformation, e ha individuato sei azioni da intraprendere per proseguire ed espandere i programmi di didattica online. Tra queste azioni, c’è proprio quell’adattamento nell’erogazione dei corsi. Non ci sono limiti ai programmi di formazione che si possono condurre a distanza con sessioni live virtuali come webcast, virtual classroom e video–conferenze, ma spesso le piattaforme tecnologiche sono carenti quando si tratta di costruire solide capacità socio–emozionali e interpersonali e vanno quindi introdotte nuove funzionalità per un feeling “come di persona”.Sono fondamentali gli strumenti per il coinvolgimento diretto dei partecipanti, come chat, sondaggi e l’invio di feedback dopo la lezione. Lavorare efficacemente da remoto, gestire team a distanza e guidare progetti a distanza sono stati gli argomenti maggiormente trattati.
Che cosa è l’e–learning?
L’e–learning (o elearning) è un sistema di apprendimento a distanza basato su piattaforme web accessibili tramite computer o dispositivo mobile e connessione Internet. L’e–learning garantisce alla formazione un’accessibilità e livelli di flessibilità e personalizzazione senza precedenti ed è per sua natura multimediale (unisce testo, audio e video), interattivo (docenti e studenti possono interagire tra di loro, per esempio tramite chat o forum) e modulare.
In generale, rispetto alle metodologie utilizzate, mentre a livello europeo coaching individuale, formazione blended e apprendimento d’aula hanno la stessa importanza, in Italia la formazione mista rimane ancora la soluzione meno adottata (29%). Perché questo? Sostanzialmente, perché la nostra popolazione vive, lavora e studia “preferibilmente” in presenza, necessita di tessere relazioni ed interazioni umane. Ci si sta, quindi, adeguando a rivedere con nuova spirito le “soft skills” e allo sviluppo personale, nonché le “hard skills” legate alle funzioni. Se si guarda invece ai temi su cui si stanno muovendo le organizzazioni spiccano i modelli e gli stili relazionali a distanza (49%), il remote management (46%) e lo Smart Working (39%). L’emergenza che stiamo tuttora vivendo ha messo in evidenza per molte aziende e palestre l’opportunità di trasferire tutte le attività di formazione verso un formato all–digital, che implica un più profondo ripensamento dell’esperienza di apprendimento con componenti social di collaborazione e interazione. La tecnologia sarà sempre più sofisticata, capace di stimolare l’engagement dei destinatari.
Spiccano i modelli e gli stili relazionali a distanza (49%), il remote management (46%) e lo smart working (39%)
In generale, rispetto alle metodologie utilizzate, mentre a livello europeo coaching individuale, formazione blended e apprendimento d’aula hanno la stessa importanza, in Italia la formazione mista rimane ancora la soluzione meno adottata (29%). Perché questo? Sostanzialmente, perché la nostra popolazione vive, lavora e studia “preferibilmente” in presenza, necessita di tessere relazioni ed interazioni umane. Ci si sta, quindi, adeguando a rivedere con nuova spirito le “soft skills” e allo sviluppo personale, nonché le “hard skills” legate alle funzioni. Se si guarda invece ai temi su cui si stanno muovendo le organizzazioni spiccano i modelli e gli stili relazionali a distanza (49%), il remote management (46%) e lo Smart Working (39%). L’emergenza che stiamo tuttora vivendo ha messo in evidenza per molte aziende e palestre l’opportunità di trasferire tutte le attività di formazione verso un formato all–digital, che implica un più profondo ripensamento dell’esperienza di apprendimento con componenti social di collaborazione e interazione. La tecnologia sarà sempre più sofisticata, capace di stimolare l’engagement dei destinatari.
Cosa aspettarci? L’offerta si baserà su percorsi di e–learning, social learning interattivi e personalizzati e si rivolgeranno specificamente alle aziende, perché la formazione continua dei dipendenti è il fattore competitivo che determina il successo. Stesso discorso varrà per le palestre; webinar, corsi online e formazione per il wellness avranno ancora un aspetto determinante per gli sportivi non agonistici, ed è anche prevedibile che, al futuro ritorno “in presenza” in palestra continuerà l’accompagnamento online.
Il nostro futuro…Formazione online, consulenze e coaching su piattaforme personalizzate allo scopo agevoleranno il concetto materiale di aula (pur sempre valido ed auspicabile), e a creare un legale indissolubile tra formazione e tecnologie; l’apprendimento online aiuterà, sempre più, a superare i limiti dei noti sistemi di apprendimento anche se andrà verificato che il metodo possa offrire un valore aggiunto e che possa essere efficace ed efficiente nel processo formativo. E tu, quanto sei disponibile a intraprendere nuove strade?
Di cosa mi occupo, in breve?
Coaching
- Sviluppo delle competenze
- Sviluppo del potenziale individuale
- Sviluppo performance professionali
- Individuazione del benessere individuale e professionale
Formazione
- Comunicazione (PNL, Marketing, Publick Speaking, tecniche di vendita)
- Interazioni Umane (lavoro in Team, lavoro per Obiettivi, Intelligenza Emotiva)
- Leadership e crescita personale