Preparazione atletica e motivazionale: cosa allenare?

Il centro dell’attenzione dello sport, negli ultimi anni, ha spostato drasticamente il suo focus: tutti i noti, tradizionali metodi di preparazione ad una competizione (più o meno importante), gli istanti che la precedono, l‘atteggiamento mentale oltrechè fisico, le indagini successive, si sono modificate fino a diventare irriconoscibili. Oggi, fare la propria comparsata, gareggiare e tornare “a casa” non è più sufficiente. Cosa ha prodotto questo cambiamento? Di certo, con un ritmo di vita più veloce anche la posta in gioco è ben più alta; basti pensare alle carriere che vengono create e disfatte velocemente, agli esaurimenti psicofisici, soprattutto nei più giovani, elementi dai costi rilevanti.
Gli sviluppi nel settore generalmente definita come “psicologia dello sport”, ha rispecchiato questa evoluzione. Nella realtà ogni atleta, ogni squadra, per quanto riguarda la forma fisica, ha il suo preparatore atletico, il suo allenatore e per quanto riguarda la forma mentale ha il suo coach di riferimento.Dunque, grande attenzione per alimentazione, rilassamento, buona salute ed anche per preparazione mentale e numerosi altri aspetti, proprio al fine di ottenere ampie possibilità di successo.Tutti gli atleti usano strategie e schemi di comportamento ben radicati e la maggior parte di queste strategie (o modelli) si manifesta inconsciamente, cioè li adottano in maniera automatica senza pensarci: dovessero riflettere ed agire consciamente sulla base di ogni singolo pensiero e di ogni gesto necessario all’azione, sarebbe estremamente difficile.
Può essere d’aiuto ad un Coach durante il suo operato, l’uso della PNL (Programmazione Neuro Linguistica)**.Per l’atleta questi modelli sono di grandissima importanza perché determinano non solo le azioni che intraprendono bensì i processi di pensiero che vi stanno dietro.Da un giorno all‘altro possono essere cambiate le conoscenze tecniche dei gesti? Si può aver cancellato dei pezzi di movimento? Ci si può trovare, da un giorno all‘altro, in uno stato di forma fisica differente e penalizzante?
L‘esperienza di sportivi o comunque la logica porta a rispondere con un bel NO a tutte le precedenti domande.Corpo, mente ed emozioni sono parti indissolubilmente legate: è per questo che non basta più allenare solo il fisico e la tecnica per raggiungere il vero benessere personale e l‘eccellenza.Anche la mente e le emozioni vogliono la loro parte! Queste possono agire come un vero catalizzatore e acceleratore di risultati oppure essere il più drastico dei freni: il trucco è “saperle usare a proprio vantaggio“.Il Coach che ben conosce tecniche ed uso della PNL, saprà aiutare l’atleta con le strategie opportune affinchè migliori sensibilmente la sua prestazione.L‘allenamento inteso come processo finalizzato al miglioramento delle prestazioni sportive ha, fino ad oggi, considerato due aspetti principali, quello tecnico–tattico e, in un secondo tempo, quello relativo alla preparazione fisica degli atleti. I piani di allenamento, le programmazioni annuali e pluriennali, erano elaborate mettendo in posizione centrale, in veste di obiettivo primario, la preparazione tecnica e tattica degli atleti, elevando queste due componenti a fattori unici ed indispensabili per l‘ottenimento della miglior prestazione raggiungibile. Negli ultimi anni, il movimento sportivo, si è reso conto che la prestazione ottimale di un atleta non può basarsi solo sul bagaglio di conoscenze tecnico–tattiche, ma che l‘ottimale preparazione mentale rappresenta il miglior presupposto per ottimizzare le prestazioni.
L‘ OTTIMALE PREPARAZIONE MENTALE RAPPRESENTA IL MIGLIOR PRESUPPOSTO PER OTTIMIZZARE LE PRESTAZIONI.
A partire dagli anni ‘80 si è assistito quindi ad una specializzazione delle funzioni e ad una necessaria suddivisione dei compiti tra (1) l‘allenatore, che programma il lavoro tecnico– tattico, (2) il preparatore atleticoche si preoccupa di sviluppare i presupposti organici per il raggiungimento di prestazioni massimali, (3) il Coach per il contestuale allenamento mentale.Un‘analisi ulteriormente approfondita della prestazione sportiva, evidenzia con chiarezza che il modello di prestazione dei giochi di squadra ma anche degli sport singoli, non è rappresentato da un binomio di fattori ma piuttosto dalla triade suindicata.L‘aspetto mentale della prestazione sportiva rappresenta proprio l‘elemento che chiude il triangolo di fattori che determinano il successo di un programma di allenamento.Partiamo da quello che è l‘obiettivo finale del training con ausilio di un Coach: allenare le capacità e le potenzialità della nostra mente al fine di esprimere a livelli di eccellenza l‘intero potenziale del singolo atleta o dell‘intera squadra, valorizzandone ed esaltandone i punti di forza ed andando a contrastare, con il giusto atteggiamento e la giusta preparazione mentale, le aree di debolezza.
L‘ ALLENATORE PROGRAMMA IL LAVORO TECNICO– TATTICO, IL PREPARATORE ATLETICO SI PREOCCUPA DI SVILUPPARE I PRESUPPOSTI ORGANICI PER IL RAGGIUNGIMENTO DI PRESTAZIONI MASSIMALI, IL COACH DEL CONTESTUALE ALLENAMENTO MENTALE
Opportuno sottolineare che la parola chiave in “allenamento mentale degli sportivi” è “allenamento“!Secondo una ricerca condotta dalla British Psycological Society (Concentration Skills Training in Sport – Greenlees e Moran), l‘allenamento mentale (fatto in modo professionale) può aumentare i risultati delle performance sportive di oltre il 50%.Gli strumenti che si utilizzano nella preparazione mentale degli atleti funzionano con risultati misurabili se utilizzati ed allenati con impegno e continuità.E’ quindi vero che un qualsiasi atleta che non abbia mai consapevolmente allenato la propria mente, se accompagnato da un serio Coach di cui segue le indicazioni, migliorerà la sua prestazione, nello sport e “nella vita quotidiana”. Un vero e proprio cambio di paradigma.Il Coach, insieme all’atleta, costruisce il percorso di allenamento mentale più adatto in base agli obiettivi e ai tempi che vengono scelti, proprio come fa un buon preparatore atletico per aiutare il suo sportivo ad esprimere il meglio di sé fisicamente, o così come fa un bravo tecnico per farlo competere nel migliore dei modi.Il Coach, ancora una volta, aiuta una “squadra” nel suo insieme valorizzando le singole individualità all‘interno di un contesto di team; “sviluppa” le abilità di lavorare in maniera affiatata e coesa; “migliora” la comunicazione e la collaborazione fra gli atleti, nell‘ottica del raggiungimento di obiettivi comuni, concordati e condivisi.E tu un Coach ce l’hai?
Stando così le cose risulta perciò evidente che un‘adeguata preparazione mentale raggiunge il massimo del suo risultato quando si affianca e si innesta su un‘altrettanto buona ed accurata preparazione tecnico–tattica e fisico–atletica.Dette componenti giocano tutte un ruolo fondamentale e, se l‘obiettivo è quello della massima prestazione, nessuna può essere esclusa e l‘una completa e valorizza l‘altra. Così come ogni singola parte costituente la prestazione svolge un “lavoro di squadra“ per il raggiungimento dell‘obiettivo finale, così deve essere interpretato il ruolo del Coach all‘interno dello staff di una società: un professionista che lavora con la squadra e/o con i singoli atleti, che si muove in maniera sinergica, coordinata ed allineata con quanto deciso e concordato con la parte tecnica.
** PNL, Programmazione Neuro Linguistica, 1970 Richard Bandler e John Grinder “modello di comunicazione interpersonale che si occupa principalmente della relazione fra gli schemi di comportamento di successo e le esperienze soggettive (schemi di pensiero) che ne sono alla base” (fonte cit. Oxford English Dictionary)
Di cosa mi occupo, in breve?
Coaching
- Sviluppo delle competenze
- Sviluppo del potenziale individuale
- Sviluppo performance professionali
- Individuazione del benessere individuale e professionale
Formazione
- Comunicazione (PNL, Marketing, Publick Speaking, tecniche di vendita)
- Interazioni Umane (lavoro in Team, lavoro per Obiettivi, Intelligenza Emotiva)
- Leadership e crescita personale